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Il volto apostolico della Congregazione per una missione  che sia profezia della carità!

Il volto apostolico della Congregazione per una missione che sia profezia della carità!

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Inviate come “Piccole e Povere Missionarie della Carità”
sui sentieri di Dio nelle periferie dell’umanità!

 

La missione, più che una questione di attività, è un’attitudine del cuore, una passione che ci abita; è la consapevolezza di essere inviate per la Causa del Regno.

Questo richiede, sempre e ovunque:

  1. Mettere Lui, il Maestro e Signore Gesù, al centro del nostro essere e operare (cfr. CCGG 37, 150). Solo se saremo sue testimoni saremo in grado di fare tutto il resto, perché quando Gesù entra nella vita di una persona con Lui c’è posto per tutti. All’interno di questo cambio epocale che stiamo vivendo, ci viene chiesto di rendere sempre più intenso l’incontro con il Maestro Gesù, di essere segno dell’amore misericordioso di Dio, Padre e Madre, di lavorare per il Regno di Dio e la sua giustizia, di amare e servire la Chiesa, di essere strumenti di solidarietà e di Provvidenza per tutti, soprattutto per i poveri.
  1. Il rilancio della significatività e vitalità del Carisma (cfr. CCGG 100) e non della sopravvivenza delle strutture: le nostre presenze fraterne ed apostoliche devono esprimere la vitalità dello Spirito che le abita.
  1. La profezia della carità (cfr. CCGG 153) resa visibile nella vita fraterna, con l’opzione preferenziale di poveri (cfr. CCGG 39, 156), con la nostra presenza nella Chiesa locale, nella condivisione del Carisma con i laici.
  1. L’amore alla Chiesa (cfr. CCGG 161, 162): la Vita Consacrata è dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa. La prospettiva ecclesiologica, disegnata dai Documenti del Magistero a partire dal Concilio Vaticano II, colloca la Vita Consacrata, e le opere che la esprimono, dentro l’unica e comune missione della Chiesa.
  1. Attenzione all’emergenza educativa (cfr. CCGG 157).
  1. Scegliere la via della Progettualità (cfr. CCGG 158) operata attraverso il dialogo e il discernimento, in un processo congregazionale pianificato e sottomesso a verifica, di cui ognuna è e deve sentirsi corresponsabile.
    La sfida di ristrutturare per rivitalizzare, prima di essere una riorganizzazione esteriore, è una sollecitazione a recuperare l’entusiasmo e il coraggio degli inizi che ci hanno portato a intraprendere le strade del Vangelo secondo la forma di vita di Francesco e di Madre Miradio della Provvidenza.
  1. Individuare e volere “altri ambiti” significativi per un fecondo ridisegno: passare dalla ristrutturazione materiale alla spiritualità della rigenerazione, dalle opere all’Opera, dalla Comunità funzionale, gestore di servizi, a Comunità di vita e di fede, che nei diversi servizi rende visibile il Carisma e testimonia il Vangelo.


Cosa ci viene chiesto?

Convinte che la sequela di Cristo, Evangelizzatore dei poveri, costituisce l’asse principale di tutta la formazione miradiana (cfr. CCGG 32) e che la nostra Identità di “Piccole e Povere missionarie della carità” si acquisisce attraverso una relazione quotidiana con il Maestro Gesù, con la Comunità alla quale apparteniamo, con il  mondo e con i poveri, vogliamo riscoprire la forza creativa del Carisma miradiano dando vita a nuove e profetiche espressioni apostoliche, in sinergia piena con la Famiglia Laicale Miradiana, a favore dei poveri e favorendone il protagonismo.

Vogliamo dare vita a nuovi e possibili scenari apostolici ripercorrendo le strade antiche e sempre nuove del Vangelo.

Le tante “periferie umane, socio-culturali”  ci vogliono   attente e disponibili. Non c’è tempo per pensare a noi stesse. Madre Miradio direbbe: “Possiamo noi negarci?”  (cfr. Madre Miradio, Palma Campania, 5 settembre 1925).

La nostra Congregazione vive e testimonia oggi, nei cinque Continenti della Terra, una grande “fantasia della carità” che consente al cuore materno di Madre Miradio di battere “per coloro che non hanno-non sanno- non possono”, di mettersi accanto ad essi con tenerezza, rispetto, fermezza, misericordia, amabilità.

Guardiamo, con consolazione, alle nostre Comunità sparse nei cinque Continenti della Terra e gioiamo nel vedere che, come un cristallo, trasmettono, con sfaccettature diverse, l’unica luce del cuore della Venerabile Madre Miradio:

  • Acerra, Adelaide, San Giorgio del Sannio, Socorro: la nostra presenza miradiana nel mondo della sofferenza e della solitudine, dell’estrema fragilità e vulnerabilità umana dei nostri fratelli e sorelle anziani.
  • Roma IV Miglio, Pontevedra, Zacualpa, Esquipulas: guardiamo a queste Comunità come “alla locanda del samaritano”, presenza miradiana nel territorio quale segno concreto di impegno solidale con gli ultimi.
  • Dar Es Salaam: 10 anni di pagine di generosità, di dedizione, di testimonianza e di impegno apostolico nel Continente della speranza.
  • Rionero in Vulture, Via Belvedere: pronta ad offrire l’olio della consolazione e della speranza a chi è ferito dalla malattia e cerca oasi di pace e di serenità.
  • David, Mezquital, Piazzolla, Pontecorvo, Sapri, Santiago Nonualco, San Antonio Suchitepequez: Comunità attente all’emergenza educativa, al valore della cultura, al riscatto sociale dei Minori.
  • Amalfi Colombia, Arienzo, Assisi, Torraca, Chahal, Crusitas Balfate Honduras, Palma Campania, Roma Via della Pigna, Secondigliano Via Lungo Ponte e Secondigliano Duca degli Abruzzi, Rionero in Vulture Parrocchia San Gerardo: Fraternità a servizio della Chiesa e del territorio, nostra “nuova opera” (cfr. CCGG 152).
  • Ariccia, Villasol, Medellin, San Predo Laguna: Comunità a servizio delle Sorelle della Congregazione per dare forza alle loro mani e al loro cuore perché meglio possano servire la Chiesa e l’Umanità.

 

Orientamenti per la nostra Azione Evangelizzatrice

  1. Riprendere il Processo di riorganizzazione di Opere e Servizi per potenziarli, qualificarli e renderli fedeli all’intenzione fondazionale di Madre Miradio.
  1. Rinvigorire la lettura sapiente e generosa dei Segni dei tempi e riformulare la mappa delle antiche e nuove povertà e scelte conseguenti.
  1. Stesura del Piano Apostolico Locale a partire dalla forza del Carisma, dalla realtà dei destinatari e della Fraternità.
  1. Promuovere la presenza dei laici nella Chiesa e nella Congregazione. Intensificare il cammino con la Famiglia Laicale Miradiana.
  1. Strutturare, con Progetti specifici, in ogni Comunità uno spazio solidale (“spazio mensa”, Centri di Ascolto, aiuti solidali). Opzione costante per i poveri, nostri maestri e padroni, raggiungerli dove sono e aiutarli a trovare il senso di appartenenza attraverso la loro inclusione.
  1. Intensificare e rinnovare la Pastorale Giovanile e Vocazionale, quale attenzione ai giovani, nuovi poveri.

Non vogliamo solo trovare soluzioni, ma aprire cammini, non solo donare frutti, ma spargere semi.

Il mondo ha bisogno di donne che aiutano altre donne; ha bisogno di donne consacrate che offrono parole, gesti, orizzonti di solidarietà, che offrono una carità umile, discreta, consolante e bella.


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